Disintermediare è sempre più difficile
Ma ci sono ancora delle soluzioni molto valide per farlo, soprattutto per le nuove strutture che aprono ora!
Le dinamiche tra B&B, Booking.com/Venere.com/Tripadvisor e la libera espressione dei contenuti nei Social Networks
di Stefano Calandra - www.aibba.it
(Informazioni generali per i non abbonati - per abbonarsi cliccare QUI )
Ma ci sono ancora delle soluzioni molto valide per farlo, soprattutto per le nuove strutture che aprono ora!
Le dinamiche tra B&B, Booking.com/Venere.com/Tripadvisor e la libera espressione dei contenuti nei Social Networks
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Un potenziale gestore che intenda aprire una nuova attività di Bed and Breakfast/Affittacamere/Casa Vacanze ha maggiori possibilità - al giorno d' oggi - di ottenere un alto numero di prenotazioni dirette, rispetto al gestore che, invece, ha già da tempo iniziato l'attività.
L'obbiettivo principale in termini di disintermediazione per una struttura ricettiva già operativa da alcuni anni è, oggi come oggi, la stabile permanenza al di sotto del 50% del fatturato non intermediato, ossia 1 prenotazione su due al massimo che sia intermediata da una OTA (Online Travel Agency) del tipo Booking.com o Venere.com: un risultato ottimale - e raramente perseguibile - pare essere introno al 30-40% del totale fatturato annuale non intermediato.
La tesi che vorrei seguire in questo articolo è che questo obbiettivo è più difficilmente perseguibile dalle piccole strutture già avviate da tempo ed a volte con una non sufficiente convenienza economica, mentre è subito alla portata di nuove strutture che stanno aprendo ora, ma con una minore velocità di realizzazione dei guadagni, rispetto alle strutture che si fanno intermediare. Spiego ora come, quando e quanto.
Quanto si risparmia in costi di intermediazione passando dal 60% al 40% dell'intermediato?
Facciamo qualche calcolo, facciamo un esempio per vedere cosa succede se cerco di abbassare la percentuale del fatturato intermediato. Su un fatturato di 50.000 € annuali di un Bed and Breakfast/Affittacamere/Casa Vacanza di medio-alto prestigio e media grandezza (3-4 camere) il fatturato mediamente commissionato al 20% (tramite Booking.com ed Expedia/Venere.com principalmente) è intorno ai 30.000 €, diciamo come esempio. Questo fatturato intermediato rappresenta il 60% del totale, il restante 40% è ottenuto con prenotazioni dirette. La commissione da pagare ai portali che chiedono il 20% è quindi intorno ai 6.000 € (20% di commissione su € 30.000). Se il gestore riuscisse a ridurre e poi mantenersi intorno al 40% del fatturato intermediato, ogni anno passerebbe a pagare commissioni di € 4.000 (€ 50.000 x 40% x 20% commissione), con un risparmio di € 2.000. Questo risparmio può consentire di pagare ad esempio il gas del riscaldamento di tutta la struttura per un anno. Benissimo! Ma questa possibilità va conquistata con tecniche che possono avere comunque dei costi, anche se inferiori all'intermediazione.
Il discorso a questo punto è di approfondire con quali azioni di marketing "in economia" questo risparmio si possa concretizzare ed abbia reale valore per una struttura che sta partendo ora ed invece lo abbia per una struttura ricettiva che è da tempo sul mercato.
Come disintermediare, tre modi:
- PUBBLICITA' SU GOOGLE E FACEBOOK per una percentuale di disintermediazione fissata. Supponiamo che si possa passare con opportune tecniche - che tra poco vedremo - dal 60% del fatturato intermediato da Booking/Venere etc. con commissione 20%, ad un mix 40% intermediato e 20% pubblicizzato su Google e Facebook. Ho minori costi? Vale la pena?
- PUBBLICITA' SU GOOGLE E FACEBOOK totalizzante. Quanto guadagnerei a rinunciare del tutto all'intermediazione dei portali al 20% di commissione, nell'ipotesi di usare esclusivamente campagne sponsorizzate a pagamento su Google e Facebook? E' una cosa fattibile?
- TECNICHE DI SOCIAL MARKETING VIRALE (PARZIALMENTE) GRATUITE E PRESENZA SPONSORIZZATA SU TRIPADVISOR. Questo aspetto è l'oggetto del mio corso su Facebook e gli altri social networks, vedi QUI info.
1) PUBBLICITA' SU GOOGLE E FACEBOOK
per una percentuale di disintermediazione fissata.
Una campagna sponsorizzata Facebook (non mi dilungo qui sulla tecnica per realizzarla, ma sono disponibile a spiegarlo agli abbonati (per abbonarsi cliccare QUI) costerà intorno ai 0,09 cents per click, contro i circa 0,8 - 1,40 a click su Google. Ogni "mi piace" sulla pagina sponsorizzata costerà mediamente intorno ai 20-30 cents.
Un click si tramuta in prenotazione ("conversione") intorno al 2% dei click nel mondo Google e lo 0,50% nel mondo Facebook. E' chiaro che il costo di una campagna Facebook costa un decimo della campagna Google e quindi è conveniente per una piccola struttura ricettiva, anche perchè il dominio totale ed incontrastato per l'occupazione pubblicitaria su Google ce l'hanno poprio i due canali principali da cui vogliamo "disintermediarci" (perdonatemi il neologismo). Oggi come oggi una campagna sponsorizzata su Google è alla portata di una piccola struttura come un B&B solo per località meno turistiche, dove un click ancora può costare sotto i 30 cents.
A dimostrazione di quanto appena detto facciamo qualche calcolo veloce: per avere una prenotazione di 3 gg. ed incassare, mettiamo € 300,00 (cifra abbastanza alta nella media nazionale, € 100/giorno per una camera doppia B&B), dovrò in media ottenere 50 click (2%) nel mondo Google e 200 clicks (0,50%) nel mondo Facebook.
Per ottenere questi risultati dovrò spendere mediamente - in una città d'arte - circa € 40-60 € nel mondo Google e € 16-22 € nel mondo Facebook. Nel mondo Google tale spesa rappresenta il 17% circa del ricavo (€ 50 di costo su € 300 di ricavo). Nel mondo Facebook tale spesa rappresenta invece il 7% circa (€ 20 di costo su € 300 di ricavo).
Quello che cambia tra il mondo Google ed il mondo Facebook è che le campagne Google hanno un ritorno immediato e misurabile in termini di conversioni (prenotazioni), il mondo Facebook, invece, non potendo puntare su parole chiave, ma solo su supposti target di utenti molto precisi, è poco misurabile nel breve termine e, sopratutto, non può secondo me prescindere da altre azioni collaterali, quali l'implementazione della presenza su Tripadvisor e la creazione di contenuti costanti non solo su Facebook, ma anche su almeno un blog. Vedi a tal proposito il punto 3) successivo.
Passare dal 60% al 40% dell'intermediato dai portali a 20% di commissione alle campagne su Google e Facebook - guadagni/perdite?
Consideriamo quindi di trovare prenotazioni per € 10.000 tramite le Campagne Facebook o Google citate. Il risparmio ottenuto, rispetto ad una prenotazione "classica" intermediata è quindi nel mondo Google del 3% (20% di intermediazione classica-17% di costo su sponsorizzata Google) e nel mondo Facebook del 13% (20% di intermediazione classica-7% di costo su sponsorizzata Facebook). In termini di EURO parliamo quindi- come nell'esempio iniziale e supponendo che tutte le prenotazioni intermediate - su un fatturato di € 10.000 portato da campagne Facebook o Google di un risparmio annuale di costi pubblicitari che va da € 300 (mondo Google) ad € 1.300 (Mondo Facebook).
Avevamo detto sopra che passando al 40% di intermediato avrei potuto risparmiare teoricamente € 2.000.
Se quindi, per ottenere questo risparmio devo attivare una campagna sponsorizzata Google, risparmierei 300 € invece di € 2.000 teorico. Se utilizzo il mondo Facebook, invece, avrei un risparmio di € 1.300 invece che € 2.000 teorico.
Quindi, se proprio voglio disintermediare, per trovare clienti in modo "sponsorizzato" e non virale gratuito, per una (piccola) struttura ricettiva è conveniente forse solo usare il mondo Facebook e non il mondo Google! Infatti per risparmiare € 300 in ragione d'anno forse non conviene mettere in gioco tempo e risorse con Google.
Vedi a tal proposito quanto questo mercato sia "drogato" dalle piogge di miliardi di dollari che Booking.com e Expedia/Venere, stanno pagando a Google su questo utile post. La cosa avviene creando numerosi effetti primari e secondari, tra cui l'effetto Billboard, veramente esecrabile (cioè il fenomeno per cui quando ti cerca un potenziale ospite su Google con il nome della tua struttura, invece di trovare la tua struttura direttamente trova un canale intermediato che fa pubblicità a tali livelli da superare la reperibilità del tuo nome diretto!).
Tuttavia, un metodo sicuramente più lungimirante e che costa meno soldi, ma forse più tempo è la ricerca della prenotazione diretta, mediante le proprie autonome capacità di essere cercati, apprezzati e trovati con facilità.
Una recente ricerca mostra come ci sia un incremento di prenotazioni dirette nel mondo web, senza cioè l'utilizzo di siti web ad intermediazione: vedi questo articolo su prenotazioni dirette.
La cosa effettivamente ha senso, perchè l'utilizzo appropriato di opportune tecniche di web e social marketing consente con poca spesa e con un forte effetto virale nel medio-lungo periodo (cioè un periodo superiore all'anno), di raggiungere un'autonoma capacità di "scalare" posizioni sul rank di Google.
2) PUBBLICITA' SU GOOGLE E FACEBOOK totalizzante.
La cosa migliore da fare è quella di seguire una strategia di disintermediazione come descritta al punto 3) successivo, che scalzi via via, lentamente, le prenotazioni intermediate. Se questo accade significa che l'efficienza della strategia adottata è maggiore dell'efficienza del portale ad intermediazione per quella struttura.
Solo allora, misurata la propria capacità disintermediante, che supera la forza dei siti OTA in termini di precedenza nelle conferme di prenotazione rispetto a questi ultimi, io credo che si possa prendere in considerazione l'ìipotesi di rescidere i contratti con le OTA.
Nell'esempio del fatturato di € 50.000 precedentemente riportato, l'utilizzo di sponsorizzazioni Google per l'ottenimento del 60% delle prenotazioni - in luogo di quelle ottenute dalle OTA - comporterebbe un esborso teorico di circa € 5.000, in luogo degli € 6.000 pagati alle OTA.
Una campagna Facebook potrebbe non essere fattibile nel breve termine, nel senso che non porterebbe da sola quel risultato del 7% di costo di intermediazione, ma necessiterebbe pur sempre di un'attività di creazione di contenuti nuovi ed originali da parte dell'utente che comporterebbe costi ulteriori difficilmente misurabili. Di conseguenza, muovendoci in questa ipoesi, il costo per ottenere quel 60% di prenotazioni tramite campagne Facebook sarebbe di € 2.100, con un risparmio notevole, quindi, sia rispetto alle campagne Google, sia rispetto alle OTA.
E' chiaro che la soluzione probabilmente più fattibile - e quella che normalmente si realizza nella realtà - è un mix di varia percentuale tra sponsorizzazioni Facebook e Google per quel 60-40% di fatturato non diretto che in media si realizza per ciascuna struttura.
3) TECNICHE DI SOCIAL MARKETING VIRALE (PARZIALMENTE) GRATUITE
E PRESENZA SPONSORIZZATA SU TRIPADVISOR.
E PRESENZA SPONSORIZZATA SU TRIPADVISOR.
Molte sono le attività da porre in essere per raggiungere il risultato di "disintermediare gratis o quasi". Nel corso a distanza che io pratico agli abbonati (vedi QUI specifiche) oppure nel corso in aula (vedi QUI specifiche) effettivamente questi aspetti vengono molto approfonditi. Ma per ora è utile vederli in sintesi.
Il risultato non è possibile garantirlo in termini di "disintermediazione totale gratuita", perchè nella realtà si evince tra gli operatori una componente di intermediazione "fisiologica" del 20-30% sul fatturato annuale che sembra essere inevitabile per le strutture già in essere da qualche anno e con posizioni già presenti sui siti ad intermediazione come Booking o come Venere o simili (OTA). Però vi sono esempi di percentuali vicine al 100% di intermediato, ma rimangono casi estremi: vedete questo esempio.
Come sia ancora possibile realizzare una buona disintermediazione per strutture ricettive che aprono ora e che non hanno ancora contratti in essere con questi siti viene spiegato a seguire, ma pur sempre in assenza per ora di dati statistici certi.
Le modalità sicure per creare una disintemediazione durevole nel lungo periodo sono descritte nei 4 punti seguenti. In particolare con il 4° punto si può realizzare una disintermediazione durevole nel tempo e ben consolidata nel web, permettendo viralità gratuita e identità autonoma dell Vostra struttura ricettiva di nuova apertura.
- la creazione di un proprio profilo su Facebook, Youtube, Google Places e di un proprio Blog, con i crismi richiesti dagli stessi portali e che possano essere riconosciuti dall'algoritmo di Google. Questi strumenti richiedono per essere implementanti un corso specifico, esulando questo testo dalla possibilità di farlo. Tuttavia ci si può fare un'idea del mix di strumenti utilizzati e spiegati in questa sezione, con un solo colpo d'occhio digitando nella finestra di Google in alto nel Vostro browser i nomi di una struttura ricettiva che segue questi criteri e di una che non li segue. Scrivete "Villa Gabriella" (non le virgolette) e poi "B&B alla Regina" (non le virgolette). Brevemente: in entrambi i casi si nota che esistono alcuni omonimi che potrebbero ingenerare confusione. Ma nel primo caso il B&B Villa Gabriella di Venezia Lido (il mio) viene fuori in maniera molto strutturata (pur non avendo scritto l'aggettivo "B&B"), con presenza su Google Places (la mappa che vedete in alto a destra, che non hanno le altre strutture ricettive omonime), su Trip Advisor e con il proprio sito personale, distinguendolo nettamente dagli omonimi seppur presenti. Ma tende comunque ad oscurarli. Il secondo caso denota invece una struttura ricettiva che non si è strutturata in Tripadvisor, Google Places e con il proprio sto personale, ma c'è molta confusione tra omonimi, tanto che non si capisce quale si debba cercare. La disintermediazione passa anche da questi accorgimenti, nel senso che il passaparola e l'attendibilità e reputazione nella rete di una struttura ricettiva rispetto ad un'altra è sicuramente un fattore di scelta e di fiducia da parte del potenziale Ospite che sceglie. La cosa bella di tutto ciò è che le risorse descritte sono quasi del tutto gratuite, tranne Tripadvisor (vedi sotto).
- la creazione di contenuti adatti a promuovere viralità e condivisione nel pubblico della rete e per incentivare le prenotazioni. Questo punto è quello FONDAMENTALE per la creazione di volontà di condivisione tra utenti (potenziali Ospiti) dei contenuti della tua pagina del B&B o dell'affittacamere. In pratica si realizza mediante un inserimento almeno settimanale di un nuovo post nella tua pagina aziendale Facebook o nel tuo Blog che possa catturare l'attenzione, nella misura in cui questa attenzione possa condurre ragionevolmente ad una "conversione" in una prenotazione. L'utilità di un blog, incorporato nel proprio sito ad esempio, consente al potenziale ospite di leggere i contenuti che avrete opportunamente titolato e descritto e di farlo così condividere spontaneamente, viralmente e gratuitamente a più persone. In tal modo i potenziali Ospiti che leggeranno notizie, eventi e curiosità sul Vostro Blog inerenti la destinazione potranno vedere - vuoi o non vuoi - in maniera anche inconsapevole le foto e le descrizioni della Vostra struttura ricettiva, fino a che a prenotarla. Questa operazione non ha costi particolari o diretti, se non di tempo da dedicare a leggere, fotografare, documentarsi al fine di incuriosire il lettore. Una buona parte infine di questi potenziali lettori può essere veicolata tramite delle pubblicità su Facebook, con adeguati post (come descritto nel punto 3) precedente e ben targetizzati nelle impostazioni di campagna) che linkino al blog stesso, catturando l'attenzione di migliaia di potenziali Ospiti. Si veda QUI un esempio di post interessante per un potenziale ospite di una struttura ricettiva. Parlo anche di video e fotografie di eventi nella località dove è ubicata la struttura, purchè tali video e foto siano nuove, tempestive nella pubblicazione ed originale; testi originali che descrivano l'evento che può attrarre prenotazioni su quella struttura ricettiva per il fatto che essa stessa è coinvolta o vicina all'evento o per il solo fatto che l'informazione utile venga trovata presso quella struttura ricettiva. Si parla spesso di "sindrome del giornalista di prima linea", per indicare la tempestività, l'originalità e la qualità della notizia o del video riportati nel post che si vorrebbe che gli utenti condividessero con grande viralità. Ricordatevi di taggare le fotografie e descrivere i video con opportuni titoli e descrizioni, in modo tale che vengano trovate facilmente dai motori di ricerca, con le parole chiave che pensate possano essere usate dai potenziali Ospiti che cercano una sistemazione o un evento nella vostra località.
- La creazione di piccole campagne pubblicitarie su Facebook può incrementare la condivisione spontanea dei contenuti che si vogliono diffondere. Queste campagne possono rendere in incassi per prenotazioni dalle 50 alle 1.000 volte di quanto si è disposti a spendere. Funziona oltre che in abbinamento alle attività viste nel punto 2 precedente, in abbinamento anche all'inserimento su siti quali Venere.com o Booking.com (OTA) oppure, se si vogliono evitare commissioni aggiuntive, all'inserimento su Tripadvisor (vedi punto successivo) per rassicurare il proprio Ospite sulla bontà della scelta effettuata venendo nel proprio B&B, grazie al giudizio degli ospiti venuti prima di te. Abbiamo scritto sopra che la percentuale di prenotazione ottenibile tramite la sponsorizzazione di un post su Facebook è di circa lo 0,50% sul totale dei clicks ottenuti, ma che il basso costo attuale delle campagne sponsorizzate Facebook (7% sul fatturato) rispetto all'elevato costo di Google, fa preferire spesso questa soluzione di spesa.
- La creazione di un tipo di profilo di Tripadvisor (TA da ora in avanti) e di uno su Holiday Lettings.co.uk che favorisca la disintermediazione, mediante una piccola spesa che renderà tutto l'anno diverse migliaia di euro di prenotazioni. Questa condizione ha una realizzazione ottimale per le strutture ricettive che hanno appena aperto l'attività per la prima volta. Infatti le nuove strutture ricettive non hanno ancora sottoscritto alcun contratto con le OTA. Poichè su TripAdvisor come è noto non si può decidere di esserci o meno, essendo i B&B strutture presenti su registri pubblici, anche il link ad una OTA che trovate vicino alla foto della struttura ricettiva sulla Vostra scheda di TA con anche il calendario prenotazioni - se la struttura ricettiva è presente ad esempio su Booking.com - non è eliminabile su richiesta. Pertanto chi non ha ancora sottoscritto un contratto con una OTA fa ancora in tempo a non farlo e ad ottenere dal profilo aziendale di TA senza links coatti alle OTA. Pagando circa € 150 a camera all'anno a Tripadvisor sarà possibile quindi ottenere un "profilo aziendale" per mettere in chiaro i recapiti telefonici ed email vicino alla foto sulla scheda della struttura: ciò inevitabilmente creerà un flusso enorme di richieste dirette, ancor maggiore se unito alla presenza della struttura sul sito Holiday Lettings, che con Tripadvisor a una collaborazione molto stretta. Il vantaggio è che le prenotazioni arriveranno non con un costo a percentuale, ma con un costo fisso annuale, come ho detto, molto ridotto. Se la struttura ricettiva non ha avuto contratti con una OTA o rescinde il contratto con queste vedrà finalmente scomparire il link ai calendari disponibilità che TA inserisce sulla pagina della struttura ricettiva, senza che quest'ultima possa impedirlo, poichè ha (inconsapevolmente) firmato il consenso a farlo quando ha sottoscritto il contratto di intermediazione con Booking.com o Venere.com. Inoltre si può verificare quanto si nota dal risultato di una ricerca su Google: se scrivete il nome di un B&B vedrete che tra i risultati sponsorizzati della pagina dei risultati ci sono i siti www.booking.com/nome struttura, www.venere.com/nome struttura e, sempre più spesso il risultato www.tripadvisor.com/nomestruttura. Questa situazione rivela la guerra milionaria (di Dollari) che c'è in atto tra i 3 colossi Priceline (Booking.com), Expedia (Venere.com) e TripAdvisor, i quali stanno spendendo in ricerche sponsorizzate su Google milioni di dollari, addirittura a livello di promozione della singola struttura (per Tripadvisor solo se ha sottoscritto il profilo aziendale). Ergo, se si riesce a puntare sul cavallo vincente cui puntare costa meno - cioè Tripadvisor - che costa € 150/camera e non costa il 20% su ogni prenotazione...! - si riusciranno ad avere fatturati esenti del tutto o quasi da costi. A supporto di questa tesi sono i risultati di una ricerca già citata sopra (vedi qui articolo dedicato) per la quale le revenue di Expedia e Priceline cresceranno rispettivamente del 15% e del 20% nel 2013, Tripadvisor del 19%. Analogo profilo aziendale può essere creato da una struttura ricettiva già da tempo avviata. Qualora essa abbia già una presenza sulle OTA, sarà bene cercare la sostituzione di TA rispetto alla OTA con passi successivi e graduali. La prima cosa da fare è sottoscrivere un profilo aziendale con TA e su Holiday Lettings e poi attendere che man mano le prenotazioni dall'abbinata TA - HL raggiungano una buona fetta di fatturato. Si potrà scegliere quindi di abbandonare una o l'altra OTA (io consiglierei di abbanodanre prima Venere e poi successivamente Booking) per concentrare il fatturato solo sulla parte portata dal TA. Il processo di questo tipo durerà circa 1-2 anni, durante i quali la struttura ricettiva potrà "disintossicarsi" dall'intermediazione al 20% di commissione delle OTA. Il risultato più tangibile è che non figureranno più sulla pagina TA della struttura quei links alle OTA del tipo Booking.com e Venere.com che sostanzialmente eludevano la ricerca di disintermediazione con il profilo aziendale, conducendo per mano di fatto il potenziale Ospite a prenotare sempre tramite un'OTA e trovandosi quindi il gestore a pagare ancora la commissione. Il problema è che nessuno sa ora come ora come sarà il mercato delle OTA tra 4 anni.: l'avvento di social sites dedicati alla ricettività come Airbnb, l'entrata in campo di Hotel Finder di Google ed altri strumenti nuovi social come Foursquare stanno un po' agitando le acque che certamente saranno forse non meno calme ma sicuramente diverse di come sono oggi. Quindi perdonatemi, ma non so dirvi se la strategia di questo punto sarà buona tra qualche anno: lo è senz'altro oggi e lo sarebbe domani, ma a parità di fattori.
- L'ottenimento di un maggior numero di links da altri siti. Riprendendo un testo illuminante di Marcello Cosa, egli scrive: "Ci sono tantissime tecniche e sotterfugi vari per ottenere piu' link verso il tuo sito, ma il mio consiglio e' di creare siti utili per le persone. La cosa piu' importante di tutte infatti e' produrre contenuti e informazioni realmente utili e di valore per chi naviga il sito del tuo B&B, quindi ti suggerisco vivamente di non fissarti sulle varie tecniche esistenti. Cio' perche' finiresti con il prestare eccessiva attenzione a cose meccaniche, trascurando invece la cosa piu' importante: stabilire una relazione sincera con i tuoi potenziali ospiti, dare loro informazioni e contenuti veramente utili. Questo e' cio' che conta e che contera' sempre di piu' in futuro, anche agli occhi di Google che sta penalizzando tutte le tattiche e le strategie un po' artificiose. In fondo, si tratta del buon vecchio passaparola, infatti creare e distribuire gratuitamente contenuti utili per i tuoi lettori, fan e sostenitori genera link spontanei verso il tuo sito web. Per i tuoi potenziali ospiti, ad esempio potresti creare:
- Guide turistiche da scaricare
- Mappe interattive degli itinerari turistici
- Album fotografici a tema che mettono in mostra la tua zona
- Articoli con informazioni sulle "cose da fare" e "cosa da vedere"
- Canale di notizie su eventi, manifestazioni, fiere e mostre
Tutti questi contenuti scateneranno un passaparola naturale perche' le persone li condivideranno spontaneamente con i propri amici su internet.
Cio' generera' un buon numero di link verso il tuo sito e Google premiera' questo lavoro facendoti scalare la classifica dei risultati di ricerca."
Non ho citato volutamente il SEO - Search Engine Optimisation in questo mio articolo per non confondere il lettore, al quale non volevo spiegare come si indicizza un sito in senso stretto, ma come si crea invece una catena di contenuti condivisi in maniera (abbastanza) spontanea per aumentare la visibilità e la reputazione del sito stesso, nella ricerca di una disintermediazione agognata forse più di una recensione positiva!
Questa attività di social marketing (per la parte che NON comprende la pubblicità su Facebook e Google) su descritta è sicuramente parte del SEO, ma un SEO in senso lato, che comprenda effettivamente la partecipazione all'indicizzazione sui motori di ricerca anche degli utenti che si vuole andare a cercare e ponderati e ragionati contenuti dei testi, al di là dei meri accorgimenti tecnici come ad esempio l'utilizzo di specifiche ed adatte parole chiave per il riconoscimento da parte di Google e degli altri motori di ricerca (SEO tecnico in senso stretto).
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Altri articoli in materia:
Disintermediazione e Storytelling
Booking.com fine della parity rate
Disintermediare è possibile con TripConnect
Qui trovi maggiori informazioni sui servizi offerti dalla mia agenzia AIBBA&AgICAV.
QUI un mio breve Curriculum Vitae.
QUI un mio breve Curriculum Vitae.
Cordiali saluti a tutti!
Stefano Calandra* - AIBBA&AgICAV, Email: calandra@aibba.it
* Presidente (1999-2010) e fondatore di ANBBA - Associazione
Nazionale Bed & Breakfast Affittacamere, di AICAV - Associazione Italiana
Case Vacanza (Fondatore e Consigliere nazionale 2005-2011), di ABBAV -
Associazione B&B del Veneto (fondatore e presidente 2003-2010); Fondatore
(2011) e titolare di AIBBA&AgICAV - Agenzia Nazionale dei Bed &
Breakfast, Affittacamere e Case Vacanza.
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RispondiEliminaHo un b&b da quasi 10 anni e non mi sono mai inserita sulle OTA. Spendo una quantità notevole di tempo tra Google, Facebook e soprattutto sul mio sito, ma mi ritengo soddisfatta.
RispondiEliminaNon sono competente e posso sicuramente sbagliare, ma ho la sensazione che le OTA "ammazzino" i siti delle strutture rendendoli invisibili.
Poi c'è il lavorio, dal mio punto di vista, ormai intollerabile, di tripadvisor...ma questa è un'altra storia.
Ho un b&b da quasi 10 anni e non mi sono mai inserita sulle OTA. Spendo una quantità notevole di tempo tra Google, Facebook e soprattutto sul mio sito, ma mi ritengo soddisfatta.
RispondiEliminaNon sono competente e posso sicuramente sbagliare, ma ho la sensazione che le OTA "ammazzino" i siti delle strutture rendendoli invisibili.
Poi c'è il lavorio, dal mio punto di vista, ormai intollerabile, di tripadvisor...ma questa è un'altra storia.
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