mercoledì 4 novembre 2015

La "bufala" dei 90 giorni di apertura annuale consentiti per i Bed and Breakfast occasionali del Veneto - dove e come nasce questa bugia.

La "bufala" che i Bed and Breakfast senza p. IVA in Veneto dal 2015 sarebbero costretti ad aprire max 90 giorni all'anno nasce da un'interpretazione (volutamente?) erronea del testo di legge regionale L.R. 13/2007 e di varie circolari e regolamenti che vi ruotano attorno. NON ESISTE QUESTA PREVISIONE IN NESSUN TESTO DI LEGGE - ANZI AL CONTRARIO IL NUMERO DI GIORNI DI APERTURA E' LIBERO!


Il punto di Stefano Calandra   
(chi è? Clicca QUI) - www.aibba.it 


Circola voce che nel Comune di Verona ed in qualche comune del Garda - lato Veneto i funzionari interpellati dai cittadini negli appositi uffici SUAP o della Provincia stiano diffondendo la falsa e perniciosa notizia dell'obbligo di apertura per un massimo di 90 gg. per i Bed and Breakfast occasionali, cioè quelli per vari motivi aperti senza P. IVA. 

A parte il fatto che ad aprire occasionalmente un B&B sono sempre meno persone, perchè come è noto l'apertura della partita Iva consente di pagare le tasse al 6%, invece che al 36%, per fatturati annuali sotto i 50.000 eur con il regime forfetario (vedi maggiori info al fondo di questo articolo) e poi l'apertura della partita Iva non costa più di € 20, per coloro che veramente lavorano occasionalemente pochi giorni all'anno, non esiste comunque quel limite dei 90 gg. ed ora vi spiego come è stata messa in circolazione la notizia e forse anche so perchè...

Vedi QUI il mio articolo più ampio sulla nuova L.R. 13/2011 Veneto per quanto concerne la regolamentazione dei B&B, Appartamenti ed Alloggi Turistici (ex Affittacamere).

Questo articolo dela "Bufala" non è più attuale, a seguito delle nuove norme uscite che, se si può, hanno solo peggiorato la situazione. Vedi QUI il mio articolo  "Regione Veneto: i Bed and Breakfast con e senza P. IVA. Le nuove disposizioni regionali dal 2016 e il DGR n. 498 del 19 aprile 2016"
 
Origine del problema
Tutto parte dalla città di Verona, in cui è notoriamente molto forte (ed ostile all'Extralberghiero) la lobby degli Albergatori, che hanno messo sempre, a livello comunale, anche negli anni precedenti l'uscita della nuova legge regionale, i bastoni tra le ruote all'extralberghiero cercando in tutti i modi (legali) di arginare la naturale proliferazione di case per Vacanze, Affittacamere e B&B.
Ora, in maniera subdola, maliziosa ed in ogni caso illegittima, alcuni SUAP della provincia di Verona e gli sportelli Attività ricettive della Provincia di Verona stessa, diffondono la voce che un B&B occasionale, senza P. IVA può aprire solo 3 mesi l'anno. La cosa oltre che falsa è palesemente incostituzionale ed illegittima, anche perchè crea panico.
 
Dove si legge del massimo dei 90 giorni
Non risulta da nessuna parte la norma che preveda un massimo di 90 giorni di lavoro per i B&B occasionali. Nè a Verona, nè in Veneto, nè in normative nazionali (Verona è in Italia...).  

Non ve ne è cenno nella legge regionale 11/2013, nè in particolare nell'articolo dedicato al B&B lettera d) del comma 2 dell'articolo 27:
Vedi qui (clicca QUI) nuovo testo di L.R. 11/2013 completo.
Non ve ne è cenno nei regolamenti e decreti vari attuativi:
Vedi QUI nuovo Regolamento Attuativo - DGR 419 - Pubblicato in BUR 24/04/2015 (sottolineato da me nelle cose più importanti). 

Vedi QUI Allegato A regolamento attuativo del 24/04/2015  (sottolineato da me nelle cose più importanti). Ivi, anzi, è AL CONTRARIO ben specificato ALL'ART. 8, C. 4 che "il titolare del bed & breakfast occasionale, pur oggetto a classificazione, non è tenuto a comunicare il periodo di apertura al pubblico", quindi si immagini un po'...! 
Non ve ne è cenno nella domanda di classificazione:
Scarica QUI modulo di SCIA Veneto exralberghiero.   
MA ALLORA DOVE E' QUESTO RIFERIMENTO AI 90 GG???

Mi sono fatto persuaso che tutto sia stato creato e diffuso dalla scorretta (tendenziosa e maliziosa oltrechè stupida ed illegittima) interpretazione del combinato (mal)disposto del modulo SCIA e dell'allegato A del regolamento attuativo sopra citati.

Allegato A, art. 8, dove si parla di apertura stagionale se non inferiore ai 3 mesi annui e di apertura annuale (12 mesi) .
Modulo di classificazione, dove si chiede di spuntare se l'apertura per un B&B è occasionale, cioè come un qualcosa che è "senza apertura annuale nè stagionale":


L'interpretazione (volutamente delle lobby albergatori?) errata è stata dedotta dai funzionari della Provincia con cui ho parlato tramite i tecnici che seguono i miei abbonati, motivandola col fatto che se l'attività non è nè annuale (12 mesi) nè stagionale (minimo 3 mesi), allora GIOCOFORZA CHI E' OCCASIONALE APRE PER UN MAX DI TRE MESI DI APERTURA APPUNTO! Ma trattasi di una deduzione arbitraria.

ECCO LE FONTI NORMATIVE CORRETTE
Ecco le fonti normative vigenti e contrarie ad un massimo di giorni (90-100 o qualsiasi numero di gg.) di apertura obbligatori per un B&B occasionale. In nessuna normativa vigente si parla di giorni (90-100 o qualsiasi numero di gg.) di apertura obbligatori:
  1. Anzitutto il già citato ART. 8, C. 4 dell'Allegato A del Regolamento DGR 419 che prescrive: "il titolare del bed & breakfast occasionale, pur oggetto a classificazione, non è tenuto a comunicare il periodo di apertura al pubblico".
  2. Poi (e conta molto di più) i criteri dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza per l'applicazione dell'IVA alle attività di impresa. I criteri di limite tra attività con o senza p. IVA non sono mai quantitativi (numero di giorni o fatturato) ma solo qualitativi. Il criterio è già stabilito dall’art. 51, c. 1 del DPR n. 917/86 (TESTO UNICO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI), per il quale la gestione in forma non imprenditoriale deve intendersi ai fini fiscali l’esercizio di un’attività senza il requisito dell’abitualità. Si veda a questo link (vedasi alla fine della pagina che si apre) quali sono i 5 criteri qualitativi utilizzati dall'AdE e dalla GdF per determinare se un B&B è o no occasionale.
Perchè conviene aprire P. IVA.
Molti mi chiedono informazioni su come pagare meno imposte con l'attività di B&B. Certamente la forma fiscale migliore per le strutture con SCIA (B&B/Affittacamere/Appartamenti Turistici) è quella della partita Iva, nel cosiddetto "regime dei minimi"o “ forfetario”, che le permette di dedurre fiscalmente tutti costi di avviamento e di pagare meno imposte rispetto alla gestione senza Iva. 
La situazione di un'attività bed and breakfast senza partita Iva, è spesso insostenibile, sia dal punto di vista economico che fiscale, se vengono superati i 10.000 EUR di fatturato annuo.
  • Dal punto di vista economico, perché semplicemente si pagherà molte più imposte di quante ne pagherebbe con il cd. "regime dei minimi" della partita Iva. La soglia utile di fatturato perchè risulti conveniente aprire P. IVA, pagati i contributi, è di 10.000 EUR! Oltre quella soglia - e fino ai 40.000 EUR di fatturato - conviene sempre aprire P. IVA per usufruire del regime vantaggioso "forfetario". Uno studio dettagliato e descrittivo della cosa è disponibile per i nostri abbonati, con schemi e grafici.
    Inoltre, per precisare, i contributi non sono costi, ma accantonamenti, quindi soldi che (almeno in parte) ritorneranno indietro con la pensione. in ogni caso, oltre i 10.000 EUR di fatturato conviene la P. IVA perchè rimangono più soldi in mano.
L’ apertura della partita Iva le consentirà di pagare le tasse al 6%, invece che al 36% come ora e l'apertura della partita Iva non costa più di € 20… Ci pensi!!

Come si apre una partita IVA
Aprire una partita IVA è molto semplice e assolutamente gratuito.
La partita IVA si compone di 11 numeri: i primi 7 vanno a indicare il contribuente, mentre i seguenti 3 identificano il Codice dell’Ufficio delle Entrate, l’ultimo, infine, ha carattere di controllo.
Per aprire una partita IVA bisognerà comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività, entro 30 giorni dal primo giorno di attività, con apposita dichiarazione, redatta su modello AA9/7 (ditta individuale e lavoratori autonomi) oppure modello AA7/7 (società): entrambi i modelli si possono scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Da questo punto di vista, un'interessante conseguenza delle cose fin qui descritte, sta nel fatto che, se un gestore di B&B decidesse di rimanere nell'alveo del regime IVA dei minimi, potrebbe di fatto migliorare la situazione della PERDITA DI RENDIMENTO del capitale obbligatoriamente versato in improduttivi impieghi INPS, come sopra dimostrato.

Rammento inoltre che, proprio per ovviare ai costi del Commercialista, che sussistono proprio per la gestione IVA dell’attività, io ho creato per gli abbonati AIBBA&AgICAV un pacchetto molto conveniente di assistenza TOTALE DI COMMERCIALISTA A DISTANZA, da parte del nostro studio di fiducia,  a sole 500 EUR annue (riservato abbonati con quota COMPLETA. Veda QUI info su come attivare il servizio, costi etc… 

Vedi QUI il mio articolo più ampio sulla nuova L.R. 13/2011 Veneto per quanto concerne la regolamentazione dei B&B, Appartamenti ed Alloggi Turistici (ex Affittacamere).
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http://www.aibba.it/corpo.php?link=file/contattaci.html
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Ulteriori approfondimenti consulenze sono disponibili su abbonamento, BASE o COMPLETO. Qui trovi maggiori informazioni sui servizi offerti dalla mia agenzia AIBBA&AgICAV.


Cordiali saluti a tutti!

Stefano Calandra* - AIBBA&AgICAV, Email: calandra@aibba.it


* Presidente (1999-2010) e fondatore di ANBBA - Associazione Nazionale Bed & Breakfast Affittacamere,  di AICAV - Associazione Italiana Case Vacanza (Fondatore e Consigliere nazionale 2005-2011), di ABBAV - Associazione B&B del Veneto (fondatore e presidente 2003-2010); Fondatore (2011) e titolare di AIBBA&AgICAV - Agenzia Nazionale dei Bed & Breakfast, Affittacamere e Case Vacanza.
© Stefano Calandra (chi è? Clicca QUI) - www.aibba.it

17 commenti:

  1. Si, ma dimentica di dire che aprendo la partita IVA occorre pagare un'aliquota del 27% di contributi.

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  2. Ha ragione, mi sono dimenticato di scrivere che la soglia utile di fatturato perchè risulti conveniente aprire P. IVA, pagati i contributi, è di 10.000 EUR! Oltre quella soglia - e fino ai 40.000 EUR di fatturato - conviene sempre aprire P. IVA per usiufruire del regime vantaggioso "forfetario". Uno studio dettagliato e descrittivo della cosa è disponibile per i nostri abbonati, con schemi e grafici.
    Inoltre, per precisare, i contributi on sono costi, ma accantonamenti, quindi soldi che (almeno in parte) ritorneranno indietro con la pensione. in ogni caso, oltre i 10.000 EUR di fatturato conviene la P. IVA perchè rimangono più soldi in mano. Cordiali saluti.

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  3. sono di verona e ho potuto aprire a fine giugno di quest anno. come bb occasionale e senza partita iva ahime!! per errori dati dalla fretta dagli atteggiamenti gia da lei descritti molto bene .. e altri che non sto qui a spiegare . in sintesi vorrei sapere cosa consiglia di fare se dovessi avere dei divieti o ispezioni dalla provincia ??? che rischo si corre ?? interpreto solo ora l erronea interpretazione ... io posso solo precisare in agiunat a quanto lei scrive che nella SCIA di VR c'e una sezione che chiede di indicare i giorni di chiusura per un totale di 60 gg nel corso dell anno e ( ma gia questi 60 gg gia danneggiano l immagine della struttura e moltissimo il programma di lavoro per nn parlare delle aspettative di guadagno) ..

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    1. Buongiorno, impossibile rispondere ad una domanda così generica... SE lei ha fatto tutto come da mio Decalogo (http://www.aibba.it/aprireunbedandbreakfast.html) non corre rischi...

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  4. Buongiorno, ho notato anch'io che da nessuna parte viene richiesta un'apertura annuale massima di 90 giorni per i B&B occasionali, ma nel punto 17 delle FAQ sulle strutture extraberghiere in Veneto è proposto un massimo di 3 mesi CONSECUTIVI: "17. Quando un bed & breakfast è occasionale? Quando nel corso dell’anno ha un periodo di apertura inferiore a quello stagionale (almeno 3 mesi consecutivi nell’arco dell’anno) e l’occasionalità è dichiarata dal titolare nella domanda di classificazione. La legge regionale non prevede una specifica distribuzione dei giorni di apertura occasionale durante l’anno." Cordiali saluti.

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    1. come ho scritto abbonadamnte sopra, la Regione sbaglia.

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    2. La Regione sbaglierà, ma da numerosi incontri fatti con i tecnici che hanno scritto la legge ( e le faq), questi hanno più volte insistito sul limite degli 89 giorni (uno meno degli stagionali) da applicare nel caso di B&B occasionali.

      Condivido l'idea che la legge dica tutt'altro e che non sia la Regione a poter stabilire l'occasionalità o meno di una attività, competenza questa della Agenzia delle Entrate, ma devo ammettere che ad ogni riunione alla quale hanno partecipato tecnici della Regione alla fatidica domanda sul periodo di apertura la risposta è stata categorica,più volte rimarcata, sempre la stessa... 89 giorni e poi chiusi.

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  5. Salve, ho notato che nell'allegato A del decreto n.36 del 14 luglio 2015, in fondo alla pagina 2 c'è scritto:

    con apertura occasionale (solo per i bed & breakfast con aperture inferiori a 3 mesi consecutivi e quindi senza apertura annuale nè stagionale

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    1. La ringrazio per la segnalazione, ma tutto l'articolo che ho scritto qui sopra parte dall'assunto che la Regione non può stabilire i termini dell'occasionalità (no IVA), perchè - come ho scritto - LA FONTE NORMATIVA CORRETTA E' NAZIONALE e sono i criteri dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza per l'applicazione dell'IVA alle attività di impresa. I criteri di limite tra attività con o senza p. IVA non sono mai quantitativi (numero di giorni o fatturato) ma solo qualitativi. Il criterio è già stabilito dall’art. 51, c. 1 del DPR n. 917/86 (TESTO UNICO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI), per il quale la gestione in forma non imprenditoriale deve intendersi ai fini fiscali l’esercizio di un’attività senza il requisito dell’abitualità. Si veda a questo link (vedasi alla fine della pagina che si apre) quali sono i 5 criteri qualitativi utilizzati dall'AdE e dalla GdF per determinare se un B&B è o no occasionale.

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    2. Si veda a questo link: http://www.aibba.it/corpo.php?link=file/apri_iva.html quali sono i 5 criteri qualitativi utilizzati dall'AdE e dalla GdF per determinare se un B&B è o no occasionale.

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  6. Grazie mille per le informazioni.Mi scusi ma non riesco ad aprire il link.
    Sono stata ieri in Provincia (a Verona), e mi hanno ribadito quanto riportato più sopra (max 89 gg). Il mio commercialista mi ha fornito un opuscolo informativo di carattere fiscale in cui ad un certo punto si dice "Va inoltre rilevato che le singole normative regionali, talvolta,pongono un limited giorni (es.200 giorni l'anno) quale requisito per poter mantenere l'identità di b&b. Oltrepassare la soglia prevista potrebbe far sorgere il dubbio che l'attività è stabile e quindi qualificabile come esercizio in forma di impresa." Se vuole le mando l'intero articolo via mail.

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  7. Grazie mille per le informazioni.Mi scusi ma non riesco ad aprire il link.
    Sono stata ieri in Provincia (a Verona), e mi hanno ribadito quanto riportato più sopra (max 89 gg). Il mio commercialista mi ha fornito un opuscolo informativo di carattere fiscale in cui ad un certo punto si dice "Va inoltre rilevato che le singole normative regionali, talvolta,pongono un limited giorni (es.200 giorni l'anno) quale requisito per poter mantenere l'identità di b&b. Oltrepassare la soglia prevista potrebbe far sorgere il dubbio che l'attività è stabile e quindi qualificabile come esercizio in forma di impresa." Se vuole le mando l'intero articolo via mail.

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  8. sono 18 anni che do questa risposta e che l'AdE ha definito la cosa... Verona fa così da 3 mesi.... lasci che sbattano la fronte contro le sanzioni che i cittadini si beccheranno (e che per questo si presenteranno agli sportelli protestando) proprio per questi consigli sbagliati che Verona da e poi ne riparliamo! (:
    Sono 20 anni che mi molti, da tutta Italia, mi chiedono cosa significhi "occasionalità" e ho scritto e detto abbastanza!
    Scelga lei a chi credere.

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  9. Salve, sono appena tornata da un incontro sul tema, e ho la testa piena di bla bla....Il commercialista e l'avvocato che erano presenti sono stati categoricamente e fumosamente terroristi, dicendo che l'unica via è la via imprenditoriale......
    Vorrei sapere se avete un referente qui a Verona, oppure come fare per avere un colloquio.
    Grazie

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  10. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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