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Legge Godelli Bed & Breakfast in Puglia: bugie e verità.: Disegno di legge n. 40/2011 del 12/12/2011
Questa "battaglia per la P.Iva" che so che questo gruppo in Puglia vuole portare avanti è comunque secondo me inutile, perchè la proposta di legge - seppur viziata dall'origine del cambiamento normativo in atto (la lobby degli albergatori) - non è malvagia ed anzi si adegua ai più recenti indirizzi dell'Agenzia delle Entrate in materia di assoggettamento all'Iva delle piccole-medie imprese (v a tal proposito http://www.aibba.it/corpo.php?link=file/apri_iva.html). Io l'approvo all'80%. Chi vorrà fare BB senza p. Iva potrà, senza incorrere in sanzioni; chi vorrà fare B&B con p. Iva potrà farlo e così anche chi non potrà seguire le regole del B&B (la residenza - che peraltro è caratteristica comune a tutte le normative del mondo occidentale) avrà la possibilità, come peraltro ha sempre avuto, di fare Affittacamere o casa vacanze.
RispondiEliminaTra l'altro la P. IVA ha dei risvolti oramai di grande convenienza per chi apre un'attività, con il cosiddetto "Regime dei Minimi".
Insomma io non approvo questo diffuso sentimento di ostilità del forum. Questo "andare contro" a tutti i costi e cercare lo scontro con l'amm. pubblica e gli albergatori. Per fare "sistema" ci vogliono due ingredienti principali: conoscere bene come stanno le cose; dare l'esempio lavorando bene. Il cliente non è stupido, se deve scegliere l'hotel piuttosto che il B&B, lo farà per la qualità intrinseca della struttura, non certo per una azione legislativa di lobby che, peraltro, in Puglia mi pare non abbia effetti perniciosi.
Vedete a tal proposito un recente articolo giornalistico sul Blog dei Bed&Breakfast italiani per farvi un'idea di quanto ho detto: http://gestireunbedandbreakfast.blogspot.com/2011/12/normativa-bed-and-breakfast-regione.html.
Comunque sarei d'accordo anche io a togliere di mezzo quell'art. 7.2, ("La pubblicità del singolo B&B deve essere limitata all'attività informativa dei recapiti e delle caratteristiche della struttura, anche tramite siti internet privati purché non inseriti in circuiti di prenotazione e commercializzazione che travalichino una semplice indicazione di visibilità o delle coordinate quali indirizzo, telefono, fax e posta elettronica.") perchè è chiaro che chi è saltuario lo è in se' medesimo per l'attività che fa e tale sarà anche per l'Amministrazione Finanziaria: non serve cioè che venga imposto dal legislatore regionale. E' giusto che si sappia che non si può fare pubblicità in Internet come attività commerciale, ma se si vuole essere visibili come attività saltuaria, perchè no?! Il rischio è semmai - ed è questo scopo (se scopo nobile c'è!) che il Legislatore regionale forse vorrebbe perseguire, cioè di impedire che - il gestore di B&B inconsapevolmente abbia una ottima visibilità e promo-commercializzazione on line ed un giro d'affari al pari dei piccoli alberghi e poi però lavori inopinatamente senza P.IVA: ricordiamoci pur sempre che il B&B è l'UNICA forma ricettiva con camere che si può aprire senza P. IVA. Ma anche se questo scopo perseguito dal legislatore regionale fosse reale, non ha senso che lo si imponga solo ai gestori di B&B nel testo di legge regionale e non anche, ad esempio, agli ostelli, ai piccoli hotels etc. etc... pechè questo è un comportamento di falsamento illegittimo del gioco della libera concorrenza. Ecco: al Garante della Concorrenza e del Mercato sarebbe opportuno rivolgersi qualora la Regione non eliminasse quel comma! Ma comunque la materia dell'IVA e delle sue implicazioni nell'attività (Internet, giorni di apertura/chiusura etc. quando siano correlati all'apertura/chiusura dell'IVA) non possono essere materia del Legislatore regionale, ma sono di pertinenza dello Stato centrale: questo per la delega dei poteri afferenti l'art. V° della Costituzione italiana: le imposte nazionali vedono la comptenza esclusiva dello Stato, SENZA la concorrenza delle Regioni. Quindi OK per l'eliminazione dell'art. 7.2, ma con l'accorgimento che non può lavorare ad libitum senza P. IVA! Ciao a tutti.
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