lunedì 7 marzo 2016

Sharing Economy e cedolare secca del 10% per B&B ed Appartamenti Vacanza sotto i 10.000 € di reddito

 "Sharing Economy" e tassazione a cedolare secca del 10% dei redditi da microattività sotto i 10.000 € di fatturato.
Vale anche per Bed and Breakfast, Appartamenti Vacanza e Locazione Pura
di Stefano Calandra - www.aibba.it
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In arrivo la Cedolare Secca del 10% per le micro-attività e per la micro-ricettività "non professionale" (cioè per la ricettività senza P. IVA ndr) e per fatturati fino a 10.000 €.

La Proposta di legge C. 3564 presentata in Camera dei Deputati il 27 gennaio 2016 "Disciplina delle piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi e disposizioni per la promozione dell'economia della condivisione" (3564), interviene all'art. 5 sulla fiscalità, per distinguere tra chi "svolge una microattività non professionale a integrazione del proprio reddito da lavoro e chi invece opera a livello professionale (con P. IVA) o imprenditoriale a tutti gli effetti, attraverso l’individuazione di una soglia pari a 10.000 euro di reddito.
A tale fine i gestori delle piattaforme di sharing economy agiscono da sostituti d’imposta per i redditi generati dagli utenti operatori
(
il soggetto privato o pubblico che, attraverso la piattaforma digitale, opera erogando un servizio o condividendo un proprio bene) con un’aliquota fissa del 10 per cento su tutte le transazioni. Nel caso in cui i redditi dell’utente operatore oltrepassino la soglia stabilita, la somma eccedente si cumula con gli altri redditi percepiti dall’utente e conseguentemente è applicata la rispettiva aliquota."
 
In sostanza, pur trattando specificatamente i redditi prodotti on line dagli operatori di micro attività non professionale a integrazione del reddito, di fatto si occupa anche degli affitti di camere ed appartamenti (B&B, CAV, Locazione Pura Turistica ndr) ed in più si affermano 3 nuovi importanti principi tributari:
  1. si crea di fatto una sorta di "cedolare secca" del 10% di tassazione per le micro attiività (anche ricettive) che on line generano redditi sotto i 10.000 €. I redditi superiori a 10.000 euro sono cumulati con i redditi da lavoro dipendente o da lavoro autonomo e ad essi si applica l’aliquota corrispondente.
  2. Si stabilisce per la prima volta in Italia una soglia di reddito (€ 10.000), come confine tra chi può rimanere fuori campo IVA e chi invece deve aprirla per operare sulla Rete!
  3. Il reddito percepito dagli utenti operatori mediante la piattaforma digitale è denominato «reddito da attività di economia della condivisione non professionale» ed è indicato in un’apposita sezione della dichiarazione dei redditi.
Le piattaforme o portali web che supporteranno la vendita di queste micro attività/microricettività non professionale (es: Priceline, Expedia, Holiday Lettings, Home Holidays, Airbnb etc.) fungeranno da sostituti di imposta. A tale fine, i gestori aventi sede o residenza all’estero devono dotarsi di una stabile organizzazione iin Italia. 
Infine, L’Autorità per la concorrenza e il mercato vigilerà pr tutelare consumatori e concorrenza (art. 3.)

Argomenti collegati: 
- La cedolare secca del 21% per le locazioni pure turistiche in Italia - cd. norma “Airbnb” (Vedi).
-Il regime forfetario IVA al 6% di tassazione per B&B/Affittacamere e Case Vacanza (
Vedi - per abbonati).
-I requisiti attuali dell'AdE per stabilire chi deve aprire P. IVA e chi invece può non aprirla.
(Vedi - per abbonati).
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Sempre in questa pagina verranno pubblicati tutti gli aggiornamenti materia che scaturiranno dal nuovo testo normativo.
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Cordiali saluti a tutti!


Stefano Calandra* - AIBBA&AgICAV 
Email: calandra@aibba.it - www.aibba.it

* Presidente (1999-2010) e fondatore di ANBBA - Associazione Nazionale Bed & Breakfast Affittacamere,  di AICAV - Associazione Italiana Case Vacanza (Fondatore e Consigliere nazionale 2005-2011), di ABBAV - Associazione B&B del Veneto (fondatore e presidente 2003-2010); Fondatore (2011) e titolare di AIBBA&AgICAV - Agenzia Nazionale dei Bed & Breakfast, Affittacamere e Case Vacanza.
© Stefano Calandra (chi è? Clicca QUI) - www.aibba.it 

1 commento:

  1. Quindi in sostanza si vanno a pagare le tasse sul ricavato anziché sugli utili! In altri termini, dopo aver pagato la lavatura delle lenzuola, il wifi, la luce, il riscaldamento, l'acqua e, non dimentichiamolo, la commissione all'OTA (che sappiamo può raggiungere anche il 15% del singtolo soggiorno procurato), ci dobbiamo altresì aggiungere un altro 10%!!! Secondo noi, ci vogliono far chiudere!

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